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Il panificio Ghiano si trova in
Perosa Argentina, piccola cittadina della
Val Chisone, in provincia di Torino.
Perosa Argentina.
Il nome del Comune deriva il suo antico
nome "Petrosa" dalla natura del suo
territorio, sul quale un tempo erano presenti, oltre
alle cave di pietra tutt'ora esistenti, anche alcune
miniere d'argento: sullo stemma comunale sono infatti
raffigurate tre pietre in campo nero con il motto "Dant
fructus lapides", che vuole rimarcare l'operosità
dei suoi abitanti. Nel 1863 per regio decreto alla
primitiva denominazione fu aggiunto l'appellativo
Argentina.
La cittadina è stata un importante borgo medioevale
al confine col Delfinato, e per questo nodo strategico
dell'intera valle. Sul suo poggio, l'antico castrum
Podii Odonis, sorgeva infatti sin dal sec. XIII un
Castello, che fu tenacemente conteso dai Savoia e dai
francesi, i quali nel corso dei secoli imposero ben tre
dominazioni: la prima per opera di Francesco I, la
seconda guidata dal cardinale Richelieu ed infine
l'ultima condotta da Napoleone Bonaparte. Sul confine
tra il Delfinato e il Piemonte esisteva inoltre un'altra
fortificazione eretta in sostituzione del castello
menzionato, il Bec Dauphin, di cui rimane un
caratteristico rudere come una sentinella sulla cima di
un'alta roccia, che scende a strapiombo sulla Statale
23.
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L'antico borgo fortificato di Poggio Oddone
viene nominato per la prima volta in un documento del 1064, dove
si dice che la contessa Adelaide, sposa di Ottone di Savoia,
figlio di Umberto I detto il Biancamano e cognata di Matilde di
Canossa, fonda l'abbazia di S. Maria di Pinerolo e dona a tale
Abbazia molte terre fra cui Podium Odonis e la sua Valle, la Val
di Perosa appunto.
Perosa, fornita di un castello e circondata da mura, passerà
sotto il dominio degli Acaja prima e poi dei Savoia, che
governeranno queste terre fino al 1536, anno in cui con
l'invasione di Francesco I° inizia la prima dominazione
francese.
Solo nel 1574 sotto il ducato di Emanuele Filiberto, il borgo
fortificato verrà restituito ai Savoia, insieme alle
piazzeforti di Pinerolo e Savigliano.
Proprio la posizione centrale del borgo rispetto alle due
vallate che qui si diramano ne ha determinato il ruolo di città
fortificata e porta d'Italia che Perosa, assieme a Pinerolo, ha
rivestito fino alla campagna napoleonica, quando venne ordinata
la distruzione definitiva di tutte le sue fortezze, garantendo
così alla Francia un passaggio sicuro, diretto e rapido verso
la pianura e verso Torino.
(fonte: www.comune.perosaargentina.to.it) |
Via Cavour 17 è facilmente raggiungibile dalla
statale SR23 che costeggia il paese.
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